giovedì 26 novembre 2009
A Bastia raccolta di firme a sostegno della proposta di legge sul Reddito Sociale di Rifondazione Comunista
giovedì 19 novembre 2009
Deposito cauzionale: il Comune di Bastia si pronunci per il ritiro della misura imposta da Umbria Acque
Apprendiamo quantomeno con stupore che il Sindaco di Bastia considera il deposito cauzionale imposto da Umbra Acque uno “strumento utile”, essendosi mobilitato in un primo momento per il suo ritiro. La cauzione di circa 70 euro richiesta agli utenti che non pagano la bolletta tramite conto corrente è in realtà una misura discriminatoria nei confronti dei cittadini, soprattutto anziani e pensionati, che non hanno un conto bancario e che pagano regolarmente e onestamente la propria bolletta.
Ma soprattutto è una misura che non ha motivo di essere perché non sarà mai restituita, essendoci oggi nel nostro territorio un’unica azienda che si occupa del servizio idrico. Un’azienda, l’Umbra Acque, che avendo fortunatamente il 60% di capitale in mano a soggetti pubblici, deve rispondere ai 38 Comuni degli ambiti territoriali 1 e 2. Il regolamento che prevede il deposito cauzionale è quindi modificabile dall’Assemblea dei Sindaci. Negli ultimi mesi molte amministrazioni comunali hanno preso posizione contro la cauzione, a partire dai Comuni dell’ATO 1, tra cui Guccio e Città di Castello, fino al Comune di Perugia, che fa parte dell’ambito 2 insieme al Comune di Bastia.
La speranza per i cittadini è che le amministrazioni si pronuncino contro il deposito. Per questo Rifondazione Comunista si è mobilitata in tutti i consigli comunali e nel consiglio provinciale presentando un apposito ordine del giorno per il ritiro della cauzione. Vorremmo che anche il consiglio comunale di Bastia si pronunci apertamente e ufficialmente sulla questione, oggi particolarmente sentita dai cittadini bastioli che si trovano a pagare non solo la cauzione per l’acqua ma anche quella imposta dalla Cesap per il metano, per un totale di circa 140 euro.
Vicende che ci devono far riflettere su quanto sta accadendo in questi giorni in Parlamento, dove il Governo pone la fiducia su un disegno di legge che mira a privatizzare anche il servizio idrico e che considera l’acqua una merce come le altre. Restiamo invece convinti che l’acqua è un bene primario che appartiene all’intera comunità e che è necessario mobilitarsi per una ripubblicizzazione del ciclo delle acque.
Caso Susta di Bettona: “Inaccettabile il comportamento della maggioranza di centrodestra che ha bocciato in Consiglio un odg a favore dei lavoratori"
Rifondazione comunista di Bastia ritiene inaccettabile il comportamento tenuto dal centrodestra durante la seduta dell’ultimo consiglio comunale, nella quale Sindaco e maggioranza hanno respinto e bocciato un ordine del giorno che sollecitava l’intervento della Regione dell’Umbria per dare subito risposte concrete alle lavoratrici e ai lavoratori del Gruppo Susta di Bettona, per mantenere gli attuali livelli occupazionali e per salvare una realtà produttiva così importante.
Intendiamo ricordare che il Consiglio Provinciale di Perugia e il Consiglio Comunale di Bettona hanno votato all’unanimità, su iniziativa di Rifondazione comunista, l’ordine del giorno, andando oltre le pur legittime differenze politiche nell’interesse dei lavoratori e del territorio e determinando alcuni risultati importanti ed inequivocabili, come lo sblocco dei crediti dovuti dall’Agenzia Italia Lavoro in base ai percorsi del Progetto Pari e l’interesse diretto di Regione dell’Umbria e Svilluppumbria rispetto alla definizione di un serio piano industriale di rilancio.
Certo, la situazione resta complessa, ma una forte presa di posizione unitaria della massima assise democratica della nostra città avrebbe sicuramente determinato un ulteriore e particolare interesse alla vicenda. Ma del resto questa è la maggioranza che governa Bastia, degna rappresentante di Berlusconi, capace quest’ultimo di trovare i soldi solo per banche e speculatori, non certo di bloccare i licenziamenti, estendere a tutti i lavoratori gli ammortizzatori sociali e di definire una nuova politica industriale per il paese.
Noi pensiamo invece che occorra tenere alta l’attenzione sul caso Susta e da subito ci muoveremo in questo senso, perché convinti che le maestranze siano in possesso di tutte le potenzialità, capacità ed esperienze tali da mantenere sul territorio, pur in un contesto di forte crisi, una vocazione per l'industria manifatturiera tessile. Nell’interesse dell’economia del comprensorio, ma soprattutto del futuro delle lavoratrici e dei lavoratori.
sabato 7 novembre 2009
Reddito sociale: presentata la proposta di legge con l'Assessore Giuliano Granocchia
Amelia Rossi, segretaria del circolo prc di Bastia, e Stefania Catanossi di Socialismo 2000 hanno illustrato la proposta e le motivazioni che ne sono alla base. Non si tratta di beneficienza, ma di assegnare un reddito sociale di massimo 7000 euro all’anno a chi si trova in uno stato di disoccupazione, inoccupazione o di precariato sulla base di alcuni requisiti indicati espressamente nella proposta. Uno strumento che, ha spiegato l’Assessore provinciale Giuliano Granocchia, andrà a vantaggio non solo dei disoccupati ma dell’intera società. L’Assessore ha denunciato gli enormi guasti prodotti dalla riforma del mercato del lavoro, in particolare una precarietà sociale che ha spostato sempre più in basso le condizioni lavorative e che oggi costringe le persone ad accettare qualsiasi tipo di lavoro, a qualsiasi condizione. Il reddito sociale può invece rappresentare uno strumento che sottrae da questo obbligo e che permette a tutti di condurre una vita dignitosa. Destinatari diretti del provvedimento non saranno solo precari e disoccupati, ma tutti coloro che perdono il lavoro sia esso dipendente o autonomo, basti pensare alle condizioni che oggi vivono piccoli artigiani e commercianti. In tutti i Paesi europei, tranne Italia e Grecia, il reddito sociale è legge e rappresenta un mezzo per ridistribuire le risorse economiche verso quella parte del mondo del lavoro più esposta alla crisi economica.
In Umbria 10 mila persone sono senza lavoro e di fronte all’immobilismo del governo e alle sue campagne demagogiche è necessario l’intervento di tutte le forze politiche che si rifiutano di assistere passivamente al dramma della disoccupazione. Questo è l’impegno di Rifondazione Comunista, del Partito dei Comunisti Italiani e di Socialismo 2000 che si sono uniti nella Federazione della sinistra d’alternativa, unico vero progetto di riunificazione dei soggetti che non sono più in parlamento ma che vogliono continuare a lavorare per migliorare le condizioni materiali dei cittadini.
mercoledì 4 novembre 2009
Conferenza stampa su Reddito Sociale - sabato 7 novembre Bastia
Sarà illustrata la proposta di legge regionale sul reddito sociale e le iniziative locali che saranno portate avanti dal circolo di Bastia a sostegno della legge che anche nel nostro territorio, in un momento di grave crisi economica, potrebbe avere importanti ricadute in favore dei disoccupati e dei precariamente occupati.
Interverranno:GIULIANO GRANOCCHIA, Assessore alle politiche del lavoro della Provincia di Perugia
Amelia Rossi, segretaria circolo Prc Bastia
Stefania Catanossi, ricercatrice, Socialismo 2000
giovedì 20 agosto 2009
20 agosto 2009: la salute dei cittadini prima dell'onore e del decoro
In riferimento alla richiesta di risarcimento avanzata dal Sindaco Ansideri nei confronti del PD, a proposito delle note vicende giudiziarie che vedono coinvolto l’ex Assessore Bagnetti, crediamo che nessuno abbia mai posto questioni di natura personale, ma solo considerazioni di carattere politico, che fanno parte della dialettica e della libertà di espressione e di opinione. L’atteggiamento ambiguo dell’amministrazione, con la formula dell’autosospensione, invece che delle dimissioni, arrivate solo dopo la conferma dei domiciliari, non ha certamente aiutato l’istaurarsi di un clima sereno e di confronto costruttivo. L’onore e il decoro sono cose importanti, ma crediamo lo siano di più la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente, per cui in una situazione di così forte interesse pubblico tutte le preoccupazioni avanzate dalle opposizioni sono legittime e giustificate.
Vogliamo inoltre ricordare al Sindaco che anche il nostre paese ha conosciuto “abitudini barbare” e che la loro sconfitta è stata determinata da chi ha lottato per la liberazione e la democrazia, valori che sentiamo come nostri e che ispirano da sempre la nostra azione politica.
Bastia Umbra, 20 agosto 2009
Circolo PRC Bastia “Rosanna Cipolla”
29 luglio 2009: Chiediamo le dimissioni immediate dell'Assessore Bagnetti
Il Partito della Rifondazione Comunista di Bastia, dopo aver appreso dalle agenzie di stampa del coinvolgimento dell’Assessore Antonio Bagnetti in un’inchiesta sul traffico illecito di rifiuti speciali, chiede le sue immediate dimissioni dalla giunta del Comune di Bastia.
Nell’attesa che la magistratura confermi o meno tali ipotesi di reato, crediamo che le dimissioni siamo un atto dovuto, soprattutto in considerazione del fatto che l’Assessore è stato posto agli arresti domiciliari per reati di natura ambientale come tecnico dell’Arpa e che aveva come delega proprio l’ambiente. Le accuse sono pesantissime: traffico illecito di rifiuti speciali costituiti dagli affluenti della depurazione di reflui zootecnici di origine suinicola.
L’inchiesta riguarda attività illegali che hanno forti e pesanti ricadute sulla salute dei cittadini, visto che lo smaltimento di questi tipi di rifiuti sarebbe stato fatto spargendoli sui terreni agricoli nel territorio di Bettona e Bastia, con un danneggiamento e inquinamento delle falde acquifere.
Il coinvolgimento di alcuni tecnici dell’Arpa è un fatto di assoluta gravità perché l’Arpa è un organismo preposto proprio al controllo della qualità dell’acqua e alla tutela e protezione ambientale in generale.
Un inizio non certo felice per la nuova amministrazione comunale, i cui simpatizzanti si erano recati all’indomani del ballottaggio a “pulire” le scale del Municipio da chissà quali “macchie”, con una presunzione di onestà che oggi appare come una beffa soprattutto nei confronti dei cittadini.
Bastia Umbra, 29 luglio 2009
La Segreteria del Circolo
mercoledì 1 luglio 2009
Comunicato stampa post voto 30/06/2009
I risultati delle elezioni europee, provinciali e comunali a Bastia parlano chiaro: le forze del centro-sinistra sono state sconfitte solo a livello comunale, dove tutte, anche chi non aveva responsabilità di governo, hanno pagato gli errori compiuti dalle precedenti amministrazioni e sono state travolte da una voglia di cambiamento radicale.
Rifondazione Comunista, che ringrazia tutti i suoi elettori, ha poco o niente da recriminare: abbiamo lavorato per la costruzione di un nuovo centro-sinistra, costruito un programma avanzato sul piano dei contenuti e della discontinuità, lavorato con coerenza e spirito di unità per la vittoria della coalizione. Il nostro impegno continuerà anche dopo il voto, nonostante la nostra assenza dal consiglio comunale. Un’assenza che non riguarda solo noi ma tutte le altre forze di sinistra. Paghiamo sicuramente un’eccessiva divisione a livello locale, una frammentazione che Rifondazione ha sempre subito e mai voluto. Ora occorre che ai tanti elettori che sono rimasti senza una rappresentanza istituzionale diamo una risposta. Per questo lavoreremo per fare da subito un coordinamento della sinistra che faccia un’opposizione vera e ancorata alle esigenze dei cittadini, un coordinamento che non può che ripartire dalle forze della coalizione. Mesi fa si era parlato di stati generali della sinistra, un’idea che potremmo riprendere come punto di partenza per l’azione che saremmo chiamati a svolgere nei prossimi cinque anni.
venerdì 5 giugno 2009
Comizio chiusura campagna elettorale
lunedì 25 maggio 2009
25 maggio 2009: Comunicato stampa sull'Asilo Nido "Piccolo Mondo"
Il Circolo di Rifondazione Comunista di Bastia esprime la propria solidarietà alle operatrici dell’asilo nido pubblico “Piccolo Mondo” di Bastia e condivide le preoccupazioni espresse dalla CGIL in merito al destino della struttura e alle condizioni di lavoro delle insegnanti. Ricorda che la dismissione dell’asilo nido comunale non è nel programma che le forze del centro-sinistra hanno sottoscritto, anzi come Rifondazione abbiamo chiesto con forza il rilancio di questo servizio e siamo pronti ad impegnarci in questo senso. Riteniamo il servizio offerto dall’asilo nido pubblico fondamentale per la qualità della vita dei nostri cittadini e in particolare per le donne lavoratrici. In questo momento di fine mandato amministrativo riteniamo censurabile qualsiasi decisione in merito al futuro della struttura e auspichiamo una presa di posizione chiara da parte delle altre forze politiche della coalizione.
mercoledì 20 maggio 2009
Lunedì 25 maggio CENA con il candidato alle Europee FABIO AMATO
martedì 19 maggio 2009
Giovedì 21 maggio 2009 ELEZIONI EUROPEE: Incontro con la candidata Maria Rosaria Marella
lunedì 11 maggio 2009
La nostra lista per elezioni amministrative del 6 e 7 giugno
- Rossi Amelia
- Arcangeli Angelo
- Bellofatto Maurizio
- Branchinelli Simona
- Cardinali Jacopo
- Catanossi Stefania
- Cesario Franco
- Degli Esposti Roberto
- Giusino Francesca
- Lavelli Silvana
- Manini Giampiero
- Marchionni Pietro
- Marini Maurizio
- Masci Marcello
- Massucci Carlo
- Paffarini Maturizio
- Paolinelli Emiliano
- Parmi Nadia
- Sorci Angelo
- Zampa Piero
giovedì 30 aprile 2009
I MAGGIO 2009
sabato 25 aprile 2009
25 aprile: Documento presentato in conferenza stampa
6 e 7 giugno 2009
Idee, proposte e programmi per un nuovo centrosinistra
Il 6 e 7 giugno i cittadini saranno chiamati a scegliere chi governerà la loro città, la Provincia e i propri rappresentanti al Parlamento Europeo.
Siamo di fronte ad una crisi economica, ad una recessione che è il risultato disastroso di anni e anni di politiche economiche a favore del mercato selvaggio, della speculazione finanziaria e della globalizzazione più ingiusta. In questi anni in Italia (lo dicono i dati dell’Ocse) i ricchi sono diventati sempre più ricchi, mentre le lavoratrici e i lavoratori, i giovani precari e i pensionati sempre più poveri. Ora che c’è la crisi si parla di tornare all’intervento pubblico e alle regole, ma intanto i soldi servono per salvare le banche e i banchieri, mentre si tagliano i fondi per le scuole, per la sanità, per le pensioni, per la cassa integrazione e gli ammortizzatori sociali.
Anche in Umbria i dati della Caritas parlano di un 8% di famiglie che già si trova sotto la soglia di povertà. Attualmente la cassa integrazione interessa circa 10/12 mila lavoratori, oltre 5 mila sono i posti di lavoro a rischio e circa 1500 sono già stati persi negli ultimi tre mesi del 2008.
Per uscire dalla crisi dobbiamo ripartire dalle città.
Nei nostri territori si devono trovare gli strumenti per affrontare insieme le difficoltà del nostro tempo, rispondere alla crisi con misure concrete ed efficaci, mettendo al centro dell’azione politica i bisogni della comunità. Al centro del nostro impegno non ci devono essere gli interessi di qualcuno o gli affari di alcuni gruppi di potere ma l’interesse generale dei cittadini, in particolar modo delle persone più in difficoltà e che necessitano di maggiore protezione: i bambini, gli anziani, i disoccupati, i migranti.
Il Sindaco e tutta l’amministrazione comunale devono accompagnare la propria comunità verso la via d’uscita da una crisi che non è soltanto di natura economica, ma anche sociale, ambientale ed etica. Il metodo di lavoro che noi proponiamo è quello dell’ascolto, della partecipazione alle scelte, della trasparenza e della legalità. La protezione dei cittadini può essere assicurata soltanto con politiche serie di contrasto alla illegalità, alla corruzione e alla criminalità organizzata, non con facili slogan contro determinati gruppi etnici.
Le nostre proposte/priorità
Stato sociale
Fondo di solidarietà destinato alla riduzione delle tariffe e dei tributi locali a chi perde il lavoro o si trovi in mobilità o cassa integrazione (importo di 80/100 mila€);
Mantenere e potenziare tutti i servizi pubblici, in particolar modo gli asili nido comunali ponendosi come obiettivo di arrivare a coprire le necessità di almeno il 50% delle richieste totali, consapevoli dell’importanza di un simile ambito educativo e della sua centralità nell’attuazione concreta di politiche di pari opportunità;
Realizzazione di una nuova scuola media, da costruire vicino a zone già servite da servizi (noi pensiamo alla piscina comunale) o in aree dove sia possibile progettare un polo scolastico adatto alle esigenze della città;
Sostenere e potenziare gli sportelli per il lavoro e mettere in campo politiche di qualificazione professionale destinate ai giovani;
Costruzione di nuovi alloggi pubblici e incentivi a forme di affitto a canone concordato;
Creazione di un meccanismo che premia le aziende del territorio che adottano il bilancio etico, come strumento di valorizzazione del lavoro delle aziende e delle condizioni dei lavoratori.
Urbanistica
Limitare il più possibile il consumo del territorio;
No alla nascita di centri commerciali;
Realizzazione all’interno del sistema urbano di una rete di piste ciclopedonabili come già ipotizzato ormai tre legislature fa e mai concretamente realizzato;
Eliminazione definitiva delle barriere architettoniche in maniera capillare su tutto il territorio comunale, nell’arco dei primi due anni di legislatura;
Revisione del regolamento edilizio, in maniera da correggere ed eliminare qualsiasi scappatoia legale per urbanizzazioni legate a esigenze puramente speculative;
Realizzazione del sottopasso viario e ciclopedonabile di via Firenze;
Recupero delle aree industriali dismesse che si trovano a ridosso del centro storico. Chiediamo che si debba edificare quasi esclusivamente in queste aree e che contestualmente alle edificazioni partano anche tutte le opere viarie e di urbanizzazione: basta con la logica di costruire prima i palazzi e poi fare (anzi non fare) le strade e il verde pubblico, per non ripetere ciò che si è prodotto con la ex-Deltafina.
Realizzazione della piscina comunale scoperta accanto a quella esistente.
Ambiente e beni pubblici comuni
Mantenere il controllo pubblico sulle reti dell’acqua, attraverso società a controllo pubblico e promuovere iniziative per il rispetto, il risparmio e l’uso responsabile dell’acqua
Aumentare nel PRG i metri-quadrati di verde pubblico attrezzato anche attraverso lo strumento della perequazione;
Favorire lo sviluppo della filiera corta, come scelta ecologica ma anche di valorizzazione delle produzioni locali, alimentari e artigianali;
Aumentare, in linea con il piano regionale dei rifiuti, la raccolta differenziata con il porta a porta e incentivo alla creazione di aziende legate al ciclo del riciclaggio;
Favorire l’insediamento di attività produttive centrate sulle energie alternative, che possono rappresentare un diverso e innovativo sviluppo economico;
Partecipazione
Bilancio partecipativo con l’obiettivo di raggiungere la soglia del 20% da far decidere direttamente ai cittadini
Pace e diritti umani
Il Comune di Bastia deve riprendere a promuovere interventi di solidarietà e cooperazione internazionale contro la miseria, le guerre e qualunque violazione dei diritti umani.
Anche per la sua collocazione geografica (è uno dei tre comuni attraversati dalla Marcia Perugia-Assisi) deve incentivare il suo impegno per la pace promuovendo in particolar modo progetti di educazione alla pace, ai diritti umani, alla legalità e alla giustizia nelle scuole di ogni ordine e grado.
Un’altra Europa è possibile
Il programma per le elezioni europee
Diamo vita ad una lista anticapitalista che unisce in una proposta politica per l’Europa il PRC, il PDCI, Socialismo 2000 e i Consumatori Uniti. Lo facciamo insieme ad esponenti della sinistra, del mondo del lavoro e sindacale, del movimento femminista e ambientalista, del movimento lgbt e pacifista. La lista lavora per un’uscita dalla crisi fondata sulla democrazia economica, sulla giustizia sociale e sulla solidarietà ……http://home.rifondazione.it/xisttest/content/view/5531/490/
giovedì 23 aprile 2009
Conferenza stampa "Ripartiamo dai bisogni" idee, proposte, progetti per un nuovo centrosinistra
Sabato 25 aprile alle ore 11,30 si terrà presso la Sala del Consiglio Comunale di Bastia una conferenza stampa del Partito della Rifondazione Comunista per illustrare le posizioni politiche del circolo in vista delle prossime elezioni amministrative e le proposte per la città che sono state poste come prioritarie al tavolo programmatico del centro-sinistra, in materia di servizi sociali, misure contro la crisi, ambiente, urbanistica, valorizzazione del territorio.
In merito alla recenti polemiche sulle pratiche inserite all’ordine del giorno dei due ultimi consigli comunali, il circolo di Bastia vuole ricordare di aver chiesto pubblicamente ad ottobre dello scorso anno una “pausa di riflessione” nei sei mesi prima della scadenza del mandato elettorale in merito a quei progetti che per la loro dimensione sono destinati a modificare radicalmente l’assetto urbanistico della città. Siamo sempre stati favorevoli ad interventi di ristrutturazione delle aree dimesse o in via di dismissione (Franchi, Deltafina, mattatoio) e crediamo che lo sviluppo urbano debba avvenire in futuro esclusivamente in queste zone. Ciò non toglie che su progetti così importanti è necessaria una valutazione attenta anche e soprattutto in merito ai reali bisogni della comunità e all’impatto ambientale.
Giudichiamo positivamente l’esito del Consiglio Comunale di ieri che ha discusso e adottato soltanto il progetto Franchi, un nodo che era urgente affrontare sia per la rilevanza volumetrica dell’area che si trova a ridosso del centro storico sia per il processo di delocalizzazione dell’ultima attività produttiva storica del nostro comune, che occupa attualmente 55 lavoratori. Condividiamo comunque le preoccupazioni emerse in merito alla convenzione presentata dall’azienda che necessiterà sicuramente di una serie di correzioni.
Per la ex Deltafina riteniamo che sia ormai impellente legare il futuro dell’area al completamento preventivo della viabilità di progetto e che si debba riaprire un dibattito all’interno della città per un assetto che non penalizzi il quartiere limitrofo. Siamo convinti che, al punto in cui siamo, va ricomposta una proposta urbanistica nuova, chiara, realistica e innovativa che richiederà anche investimenti pubblici.
Il Circolo invita tutti i cittadini a partecipare alla conferenza stampa e alle celebrazioni previste per il 25 aprile, Festa della Liberazione, giornata che ricorda la nascita della democrazia e la fine del fascismo in Italia.
Bastia, 23 aprile 2009
martedì 7 aprile 2009
In vista delle amministrative ...
PUBBLICATO SU La Nazione - del 29/03/2009
BASTIA Centrosinistra da riunire Rifondazione detta il suo decalogo
I TEMPI per un eventuale accordo, ormai, sono molto stretti e Rifondazione comunista pur annunciando di volere rimettere insieme tutto il centrosinistra non intende rinunciare ad alcune condizioni. A ribadirlo è il responsabile del circolo locale Amelia Rossi ricordando che si sta lavorando alla «costruzione di una nuova coalizione di centrosinistra». Chiede l’immediata convocazione di un tavolo, unica sede idonea a verificare la possibilità di un accordo di coalizione. E spiega: «Crediamo sia arrivato il momento di un confronto vero tra le forze politiche sui punti programmatici, un processo che deve coinvolgere i cittadini , le parti sociali, i sindacati e il mondo dell’associazionismo». Questi i punti programmatici irrinunciabili per Rifondazione: l’adozione di misure contro la crisi economica per aiutare chiunque dovesse trovarsi disoccupato o in cassa integrazione, con aiuti alle famiglie ed esenzioni dalle tasse e dalle tariffe comunali. «Bastia — conclude Rossi — ha bisogno di un nuovo modello di sviluppo basato sulla crescita sostenibile, riducendo al massimo l’uso e il consumo del territorio».
m.s.
PUBBLICATO SU Il Giornale dell’Umbria - del 29/03/2009
Rifondazione: pronti a lavorare per la coalizione di centrosinistra -
BASTIA UMBRA - Rifondazione comunista ribadisce la volontà di lavorare, in vista delle prossime amministrative, per la costruzione di una nuova coalizione di centrosinistra. Per questo considera necessaria la convocazione immediata del tavolo programmatico, per verificare la possibilità di accordo e di costruzione della coalizione. Il Prc considera centrali alcune discriminanti programmatiche: l’adozione di misure contro la crisi economica per aiutare chiunque dovesse trovarsi disoccupato o in cassa integrazione, mediante forme di aiuto alle famiglie ed esenzione dalle tasse e dalle tariffe comunali. Il potenziamento del sistema di protezione sociale è per il Prc alla base del programma.
Firme sulla crisi e banchetto vendita pane a 1€
PUBBLICATO SU Il Corriere dell’Umbria - del 28/03/2009
Rifondazione comunista si mette al lavoro per dare risposte a chi è in difficoltà –
In occasione di AgriUmbria un tavolo per la raccolta dì firme
BASTIA UMBRA (a.g.)- Rifondazione Comunista convoca il tavolo programmatico e raccoglie le firme per la condivisione della tutela dei lavori. Quest'ultima iniziativa avrà la sua manifestazione concreta oggi e domani, quando i rappresentanti del circolo intitolato a Rosanna Cipolla saranno presenti ad AgriUmbria con un banchetto per la raccolta delle firme e la diffusione del pane e della pasta. "Ribadiamo la volontà di lavorare per la costruzione di una nuova coalizione di centrosinistra - dichiara Amelia Rossi, segretario del gruppo bastiolo di Prc - per raggiungere questo obbiettivo, consideriamo sia necessario convocare immediatamente il tavolo programmatico, unico modo per verificare la possibilità di accordo e costruzione della coalizione. Crediamo sia arrivato il momento per effettuare un reale confronto tra le forze politiche sui punti programmatici, processo che deve coinvolgere cittadini, parti sociali, sindacati e associazionismo. Rifondazione considera centrali alcune discriminanti programmatiche, come: l'adozione di misure contro la crisi economica per aiutare disoccupati o cassintegrati; forme di aiuto alle famiglie e esenzione dalle tasse e tariffe comunali. Il potenziamento del sistema di protezione sociale dovrà, per noi, essere alla base del programma. Bastia Umbra ha bisogno, inoltre, di un nuovo modello di sviluppo, basato sulla crescita sostenibile: ridurre al massimo l'uso e il consumo del territorio e procedere con il recupero delle aree industriali diniesse". Lanciato l'appello, si attende di conoscere l'esito dell'invito.
sabato 4 aprile 2009
Comunicato stampa PRC Bastia scuola
Bastia, 27 ottobre 2008
Il 30 ottobre sarà una giornata di sciopero e manifestazioni in tutta Italia contro il decreto Gelmini sulla scuola.
Anche nel nostro territorio si registrano adesioni di studenti, dirigenti, insegnanti, genitori.
Il Partito della Rifondazione Comunista di Bastia Umbra vuole esprimere tutto il proprio sostegno alla lotta intrapresa da quanti vogliono tutelare l’istruzione pubblica nel nostro Paese e sarà a fianco dei manifestanti. Consideriamo molto preoccupanti le conseguenze che potrebbero prodursi nella scuola elementare e in quella media (inferiore e superiore). Nelle elementari, col ritorno al “maestro unico” si riduce l’organico docente di decine di migliaia di maestre e maestri, si dequalifica pesantemente una scuola ritenuta validissima a livello internazionale, si rubano 4 ore al “tempo/scuola” settimanale, si abolisce il “tempo pieno”, che si sostituisce, a richiesta delle famiglie, con una specie di “badanza”, affidata non si sa a chi. Nella scuola media, si accorpano istituti e altri si chiudono, si tagliano fondi per 8 miliardi di euro, si privatizza l’istruzione professionale, si riduce il personale di circa 85mila insegnanti e 45mila lavoratori ausiliari, tecnici e amministrativi, si stivano 30 e passa alunni per classe, da “gestire” con bocciature con il 5 in condotta. Le ripercussioni in Umbria potrebbero essere pesantissime, si rischia la chiusura di circa 50 scuole pubbliche e si vanifica il lavoro svolto da tutte le istituzioni e dal personale scolastico al fine di creare una scuola pubblica di qualità.
Segreteria Partito della Rifondazione Comunista circolo Rosanna Cipolla di Bastia Umbra