Il Partito della Rifondazione Comunista di Bastia, dopo aver appreso dalle agenzie di stampa del coinvolgimento dell’Assessore Antonio Bagnetti in un’inchiesta sul traffico illecito di rifiuti speciali, chiede le sue immediate dimissioni dalla giunta del Comune di Bastia.
Nell’attesa che la magistratura confermi o meno tali ipotesi di reato, crediamo che le dimissioni siamo un atto dovuto, soprattutto in considerazione del fatto che l’Assessore è stato posto agli arresti domiciliari per reati di natura ambientale come tecnico dell’Arpa e che aveva come delega proprio l’ambiente. Le accuse sono pesantissime: traffico illecito di rifiuti speciali costituiti dagli affluenti della depurazione di reflui zootecnici di origine suinicola.
L’inchiesta riguarda attività illegali che hanno forti e pesanti ricadute sulla salute dei cittadini, visto che lo smaltimento di questi tipi di rifiuti sarebbe stato fatto spargendoli sui terreni agricoli nel territorio di Bettona e Bastia, con un danneggiamento e inquinamento delle falde acquifere.
Il coinvolgimento di alcuni tecnici dell’Arpa è un fatto di assoluta gravità perché l’Arpa è un organismo preposto proprio al controllo della qualità dell’acqua e alla tutela e protezione ambientale in generale.
Un inizio non certo felice per la nuova amministrazione comunale, i cui simpatizzanti si erano recati all’indomani del ballottaggio a “pulire” le scale del Municipio da chissà quali “macchie”, con una presunzione di onestà che oggi appare come una beffa soprattutto nei confronti dei cittadini.
Bastia Umbra, 29 luglio 2009
La Segreteria del Circolo
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