L’approvazione del PAIM riguardante l’area Franchi, avvenuta giovedì scorso in consiglio comunale, lascia ancora tanti dubbi e preoccupazioni in merito alla effettiva delocalizzazione dell’azienda e alla realizzazione di un progetto urbanistico ambizioso e complesso.
Per come si è sviluppato il dibattito in Consiglio Comunale, abbiamo oramai la certezza che la volontà dell’amministrazione è essenzialmente quella di voler iniziare i lavori per portare a casa il sottopassaggio ferroviario, indipendentemente dal trasferimento delle Officine Franchi. Il tentativo è quello di scollegare i due progetti, considerare separatamente il PAIM e la ricollocazione a Ospedalicchio. Siamo obbligati a ricordare all’amministrazione e ai cittadini che il Piano di recupero urbanistico nasce con quelle caratteristiche proprio per permettere la costruzione di un nuovo stabilimento e che la delocalizzazione è la sua ragione di essere. È questo lo spirito che c’è alla base della Convenzione firmata tra Comune e azienda nel 2005 ed è solo per garantire le risorse necessarie alla Franchi che si è potuto adottare un progetto simile.
Ad oggi, tuttavia, mancano certezze rispetto alla nuova fabbrica e non crediamo che un’amministrazione comunale possa accontentarsi di “sperare” che si farà. Oltre a sperare, visto che il progetto è stato approvato, crediamo sia arrivato il momento di insistere, chiedere garanzie e controllare l’effettiva capacità della Franchi di rispettare gli impegni presi.
Bastia Umbra, 1 giugno 2011
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