martedì 2 ottobre 2012
Accorpamento scuola di Borgo I Maggio cartina di tornasole dell’incapacità dell’amministrazione comunale di governare in modo trasparente e partecipato
L’assemblea che si è svolta ieri nel centro sociale di Borgo I Maggio rappresenta l’ennesima dimostrazione, semmai ce ne fosse stato bisogno, di come l’amministrazione comunale procede nell’intento di “cambiare Bastia”.
Quello che è successo è grave e bene hanno fatto il Dirigente scolastico Sculco, le insegnanti e i genitori della scuola di Borgo a manifestare la propria preoccupazione e a denunciare una modalità di decisione non partecipata, non trasparente e decisamente troppo frettolosa.
Il fatto che né il Dirigente né il Consiglio d’Istituto siano stati coinvolti nel passaggio della scuola di Borgo al nuovo Istituto Comprensivo e che abbiamo dovuto apprendere tutto questo da una delibera di giunta di pochi giorni fa è inaccettabile.
Stupisce che non se ne scandalizzi chi ha tanto e giustamente alzato la voce contro simili modalità in fatto di biogas!
Questa operazione di accorpamento sa di calcolo matematico e se da un lato risponde alla logica dei due Istituti Comprensivi, dall’altro non è stata pensata dentro un quadro generale di dimensionamento scolastico per Bastia.
È infatti chiaro a tutti che siamo lontani dalla realizzazione dei due poli scolastici previsti uno nella zona “San Marco” e l’altro in via Irlanda.
Mancano ad oggi sia i piani urbanistici (abbiamo al riguardo solo patinate pubblicazioni) sia e soprattutto i fondi per realizzarli.
La tassa di scopo prevista per XXV Aprile è stata cancellata come promesso in campagna elettorale (ci ricorda l’Ici di Berlusconi!) senza però prevedere altre entrate finalizzate alla costruzione della scuola.
I fondi per quella ipotizzata in Via Irlanda semplicemente non esistono.
Diventa quindi necessario di fronte alla politica di austerità e di tagli che il governo continuerà ad imporre agli Enti Locali ripensare, con una valutazione veritiera e oggettiva del bilancio, l’intero sistema scolastico di Bastia, senza promettere cose irrealizzabili e senza imporre inutili forzature.
Amelia Rossi
Segreteria PRC Bastia, circolo Rosanna Cipolla
martedì 5 giugno 2012
GAP straordinario per acquistare il parmigiano dei caseifici emiliani danneggiati dal terremoto
Il circolo di Rifondazione Comunista di Bastia Umbra appoggia e sostiene l’iniziativa del circolo di Assisi di organizzare un GAP (gruppo di acquisto popolare) per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto in Emilia.
Attraverso la nostra rete di contatti sarà possibile ordinare il parmigiano dei caseifici lesionati che hanno urgenza di vendere il formaggio rimasto.
Il prezzo del formaggio stagionato a 14 mesi è di 10,50 € al kg.
Chiunque voglia contribuire potrà inviare una email all’indirizzo prcassisi@hotmail.it indicando la quantità desiderata entro e non oltre il 17 giugno.
La distribuzione avverrà nei giorni successivi presso la sede del GAP di via Giovanni XXI n. 18 ad Assisi nella tempistica indicataci dal caseificio a cui rivolgeremo l’ordine.
È un modo di contribuire attivamente alla ricostruzione senza fare mera beneficenza ma dando la possibilità ai cittadini colpiti di risollevarsi con il frutto del loro lavoro.
Nello stesso giorno raccoglieremo beni di primaria necessità, da spedire in Emilia, che ci stanno chiedendo dalle zone terremotate e precisamente:
tende
, materassini gonfiabili da campeggio
, cancelleria (colori, rotoli di carta, fogli vari, pennelli, tempere, pastelli, matite, ecc)
, salviette
, gel igienizzante mani, antizanzare
, ciabatte da doccia
, minibrick con succo di frutta o the freddo
, crackers
, merendine
, latte (lunga conservazione)
, latte (in polvere)
, biscotti/merendine
, pasta/riso
, scatolame/tonno/legumi
, zucchero
, sugo/confetture
, olio
, cibo per celiaci
, assorbenti
, pannolini bambini/anziani
, sapone/bagno schiuma/shampoo
, dentifricio
, spazzolino denti
, spazzole capelli
, carta igienica
, giocattoli vari
, materiale prima infanzia
, omogeneizzati
, tettarelle
, salviettine
, vestiti e scarpe
, coperte/lenzuola
, detersivi
, acqua
, medicinali vari
, cibo e crocchette per amici a 4 zampe.
Amelia Rossi
Segreteria PRC Bastia, circolo Rosanna Cipolla
martedì 24 aprile 2012
25 aprile a Bastia: SPETTACOLO "I MIEI SETTE FIGLI ERANO I FRATELLI CERVI"
Il 25 aprile Festa della Liberazione dal nazifascismo, tutti i partiti del centro sinistra di Bastia invitano i cittadini a ricordare e celebrare insieme questa giornata, che ha segnato il culmine del risveglio e del riscatto morale del popolo italiano dopo la dittatura fascista.
Nell’ambito dei festeggiamenti che si svolgeranno per tutta la giornata presso il Centro sociale di Villaggio XXV aprile, il centro sinistra organizza uno spettacolo dal titolo “ I miei sette figli erano i fratelli Cervi” di e con Gianni Micheli e Luca Baldini.
Si tratta di un reading musicale dedicato all’autobiografia di Alcide Cervi, documento fondamentale dell’epopea partigiana italiana, che ricorda la vita e il sacrificio dei fratelli Cervi, passato alla storia grazie al racconto del padre.
Con questa grande storia italiana vogliamo non solo ricordare il sacrificio di tanti ragazzi e ragazze ma anche mettere al centro il tema della “soglia democratica” nel nostro Paese, spesso varcata da pronunciamenti e pratiche apertamente neofascisti, xenofobi, al di fuori della legalità costituzionale.
Riteniamo necessario ristabilire un punto fermo di fronte alle derive contrarie allo spirito antifascista della Repubblica, che negli ultimi tempi si sono motiplicate anche nel nostro territorio.
I valori di uguaglianza, democrazia e giustizia sociale ai quali si ispira la nostra Costituzione, frutto della Resistenza, devono tornare ad orientare l’azione quotidiana dei partiti e dei cittadini e rappresentano l’unica via d’uscita dalla crisi della politica che pericolosamente ci investe e che si può superare solo con un rinnovato impegno da parte di tutti.
L’appuntamento è per le ore 17,30 ad ingresso gratuito.
Prima, alle ore 17.00, ci sarà un intervento di Giovanni Simoncelli segretario provinciale dell'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia).
Nell’ambito dei festeggiamenti che si svolgeranno per tutta la giornata presso il Centro sociale di Villaggio XXV aprile, il centro sinistra organizza uno spettacolo dal titolo “ I miei sette figli erano i fratelli Cervi” di e con Gianni Micheli e Luca Baldini.
Si tratta di un reading musicale dedicato all’autobiografia di Alcide Cervi, documento fondamentale dell’epopea partigiana italiana, che ricorda la vita e il sacrificio dei fratelli Cervi, passato alla storia grazie al racconto del padre.
Con questa grande storia italiana vogliamo non solo ricordare il sacrificio di tanti ragazzi e ragazze ma anche mettere al centro il tema della “soglia democratica” nel nostro Paese, spesso varcata da pronunciamenti e pratiche apertamente neofascisti, xenofobi, al di fuori della legalità costituzionale.
Riteniamo necessario ristabilire un punto fermo di fronte alle derive contrarie allo spirito antifascista della Repubblica, che negli ultimi tempi si sono motiplicate anche nel nostro territorio.
I valori di uguaglianza, democrazia e giustizia sociale ai quali si ispira la nostra Costituzione, frutto della Resistenza, devono tornare ad orientare l’azione quotidiana dei partiti e dei cittadini e rappresentano l’unica via d’uscita dalla crisi della politica che pericolosamente ci investe e che si può superare solo con un rinnovato impegno da parte di tutti.
L’appuntamento è per le ore 17,30 ad ingresso gratuito.
Prima, alle ore 17.00, ci sarà un intervento di Giovanni Simoncelli segretario provinciale dell'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia).
venerdì 13 gennaio 2012
Centro-sinistra Bastia: "Forte preoccupazione per lavoratori Franchi. Chiediamo Consiglio Comunale Aperto e mantenimento livelli occupazionali
I partiti politici del centro-sinistra di Bastia (PD, PRC SEL, IDV, SC) esprimono forte preoccupazione per la vicenda Franchi e, in particolar modo, per la situazione drammatica in cui si trovano i 30 lavoratori dell’azienda. Al di là di quanto è stato scritto nei giornali locali, sappiamo che dal 4 gennaio i lavoratori della ormai ex S.p.A sono senza lavoro, mentre altre 20 persone sono appese alle sorti della S.r.l. Riteniamo che gli operai della Franchi abbiamo già fatto tanti sacrifici e chiediamo che a loro vengano pagati tutti gli stipendi arretrati, il TRF e che vengano garantiti gli ammortizzatori sociali di cui hanno diritto. Ma non basta. Non si può continuare a tacere e rimanere indifferenti. Questa vicenda riguarda non solo i lavoratori della Franchi ma l’intera città, che non può permettersi di perdere posti di lavoro, capacità produttiva, ricchezza. Per questo chiediamo la convocazione di un Consiglio comunale aperto, servono idee nuove per il rilancio delle attività aziendali, servono idee nuove per la ricollocazione dell’azienda. E’ inammissibile che l’amministrazione Ansideri si disinteressi alla vicenda, accettando passivamente ogni accadimento e portando avanti i piani di recupero urbanistici come se nulla stesse accadendo.
Da parte nostra ci impegneremo per coinvolgere le rappresentanze istituzionali a livello regionale al fine di verificare ogni strada percorribile per garantire i livelli occupazionali e promuoveremo una pubblica assemblea nel più breve tempo possibile perché è nostra convinzione fermare questa deriva di perdita di aziende produttive per la quale chiamiamo la città alla mobilitazione.
12/01/2012
Da parte nostra ci impegneremo per coinvolgere le rappresentanze istituzionali a livello regionale al fine di verificare ogni strada percorribile per garantire i livelli occupazionali e promuoveremo una pubblica assemblea nel più breve tempo possibile perché è nostra convinzione fermare questa deriva di perdita di aziende produttive per la quale chiamiamo la città alla mobilitazione.
12/01/2012
Centrale biogas Costano/ Prc: si esprimano i cittadini, molti gli interrogativi
Martedì scorso abbiamo appreso, durante una pubblica presentazione, che il Comune di Bastia è in procinto di autorizzare la costruzione a Costano di una centrale alimentata a biogas, che dovrebbe sorgere accanto al depuratore. Il progetto è pronto, la Conferenza di Servizi si è già riunita.
Come al solito gli ultimi a sapere sono i cittadini, coinvolti non per esprimere preventivamente un parere ma per assistere alla presentazione di un progetto definito nei minimi dettagli.
La costruzione di una centrale a biogas nel nostro comune non è una decisione che può essere presa in questo modo, tanto più in considerazione dei tanti lati negativi che sono emersi da studi e analisi fatte in proposito. Basta riguardare la puntata di Report del 10/04/2011 “A tutto biogas” per rendersi conto che a guadagnare da tutto questo è solo l’azienda che gestisce la centrale e che incassa gli incentivi pubblici che la legge gli garantisce per 15 anni. Per produrre i vegetali che alimentano la centrale si spenderebbe infatti più dell’energia che se ne ricava.
Intanto il rischio è quello di devastare il sistema agricolo locale, di aumentare notevolmente il traffico di mezzi pesanti, di generare odori poco gradevoli, di compromettere per sempre un’area agricola di pregio come quella interessata. Non stupisce quindi che i cittadini di Costano presenti in sala consiliare abbiamo manifestato forti dubbi, posto domande, espresso preoccupazione per una zona di Bastia già notevolmente compromessa sul piano ambientale.
Per quanto ci riguarda condividiamo tutte le perplessità emerse e ci domandiamo se in questa zona, dove già si trova il depuratore, dove già sono presenti problemi legati agli allevamenti dei suini, si possa insediare anche la centrale a biogas. Crediamo pertanto che sia opportuna una riflessione ulteriore e lavoreremo affinché sia fatta chiarezza su tutti gli aspetti legati alla produzione di biogas e sulle conseguenze per il nostro territorio.
Amelia Rossi
Segreteria PRC Bastia, circolo “Rosanna Cipolla”
29 dicembre 2011
Come al solito gli ultimi a sapere sono i cittadini, coinvolti non per esprimere preventivamente un parere ma per assistere alla presentazione di un progetto definito nei minimi dettagli.
La costruzione di una centrale a biogas nel nostro comune non è una decisione che può essere presa in questo modo, tanto più in considerazione dei tanti lati negativi che sono emersi da studi e analisi fatte in proposito. Basta riguardare la puntata di Report del 10/04/2011 “A tutto biogas” per rendersi conto che a guadagnare da tutto questo è solo l’azienda che gestisce la centrale e che incassa gli incentivi pubblici che la legge gli garantisce per 15 anni. Per produrre i vegetali che alimentano la centrale si spenderebbe infatti più dell’energia che se ne ricava.
Intanto il rischio è quello di devastare il sistema agricolo locale, di aumentare notevolmente il traffico di mezzi pesanti, di generare odori poco gradevoli, di compromettere per sempre un’area agricola di pregio come quella interessata. Non stupisce quindi che i cittadini di Costano presenti in sala consiliare abbiamo manifestato forti dubbi, posto domande, espresso preoccupazione per una zona di Bastia già notevolmente compromessa sul piano ambientale.
Per quanto ci riguarda condividiamo tutte le perplessità emerse e ci domandiamo se in questa zona, dove già si trova il depuratore, dove già sono presenti problemi legati agli allevamenti dei suini, si possa insediare anche la centrale a biogas. Crediamo pertanto che sia opportuna una riflessione ulteriore e lavoreremo affinché sia fatta chiarezza su tutti gli aspetti legati alla produzione di biogas e sulle conseguenze per il nostro territorio.
Amelia Rossi
Segreteria PRC Bastia, circolo “Rosanna Cipolla”
29 dicembre 2011
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