giovedì 26 novembre 2009
A Bastia raccolta di firme a sostegno della proposta di legge sul Reddito Sociale di Rifondazione Comunista
giovedì 19 novembre 2009
Deposito cauzionale: il Comune di Bastia si pronunci per il ritiro della misura imposta da Umbria Acque
Apprendiamo quantomeno con stupore che il Sindaco di Bastia considera il deposito cauzionale imposto da Umbra Acque uno “strumento utile”, essendosi mobilitato in un primo momento per il suo ritiro. La cauzione di circa 70 euro richiesta agli utenti che non pagano la bolletta tramite conto corrente è in realtà una misura discriminatoria nei confronti dei cittadini, soprattutto anziani e pensionati, che non hanno un conto bancario e che pagano regolarmente e onestamente la propria bolletta.
Ma soprattutto è una misura che non ha motivo di essere perché non sarà mai restituita, essendoci oggi nel nostro territorio un’unica azienda che si occupa del servizio idrico. Un’azienda, l’Umbra Acque, che avendo fortunatamente il 60% di capitale in mano a soggetti pubblici, deve rispondere ai 38 Comuni degli ambiti territoriali 1 e 2. Il regolamento che prevede il deposito cauzionale è quindi modificabile dall’Assemblea dei Sindaci. Negli ultimi mesi molte amministrazioni comunali hanno preso posizione contro la cauzione, a partire dai Comuni dell’ATO 1, tra cui Guccio e Città di Castello, fino al Comune di Perugia, che fa parte dell’ambito 2 insieme al Comune di Bastia.
La speranza per i cittadini è che le amministrazioni si pronuncino contro il deposito. Per questo Rifondazione Comunista si è mobilitata in tutti i consigli comunali e nel consiglio provinciale presentando un apposito ordine del giorno per il ritiro della cauzione. Vorremmo che anche il consiglio comunale di Bastia si pronunci apertamente e ufficialmente sulla questione, oggi particolarmente sentita dai cittadini bastioli che si trovano a pagare non solo la cauzione per l’acqua ma anche quella imposta dalla Cesap per il metano, per un totale di circa 140 euro.
Vicende che ci devono far riflettere su quanto sta accadendo in questi giorni in Parlamento, dove il Governo pone la fiducia su un disegno di legge che mira a privatizzare anche il servizio idrico e che considera l’acqua una merce come le altre. Restiamo invece convinti che l’acqua è un bene primario che appartiene all’intera comunità e che è necessario mobilitarsi per una ripubblicizzazione del ciclo delle acque.
Caso Susta di Bettona: “Inaccettabile il comportamento della maggioranza di centrodestra che ha bocciato in Consiglio un odg a favore dei lavoratori"
Rifondazione comunista di Bastia ritiene inaccettabile il comportamento tenuto dal centrodestra durante la seduta dell’ultimo consiglio comunale, nella quale Sindaco e maggioranza hanno respinto e bocciato un ordine del giorno che sollecitava l’intervento della Regione dell’Umbria per dare subito risposte concrete alle lavoratrici e ai lavoratori del Gruppo Susta di Bettona, per mantenere gli attuali livelli occupazionali e per salvare una realtà produttiva così importante.
Intendiamo ricordare che il Consiglio Provinciale di Perugia e il Consiglio Comunale di Bettona hanno votato all’unanimità, su iniziativa di Rifondazione comunista, l’ordine del giorno, andando oltre le pur legittime differenze politiche nell’interesse dei lavoratori e del territorio e determinando alcuni risultati importanti ed inequivocabili, come lo sblocco dei crediti dovuti dall’Agenzia Italia Lavoro in base ai percorsi del Progetto Pari e l’interesse diretto di Regione dell’Umbria e Svilluppumbria rispetto alla definizione di un serio piano industriale di rilancio.
Certo, la situazione resta complessa, ma una forte presa di posizione unitaria della massima assise democratica della nostra città avrebbe sicuramente determinato un ulteriore e particolare interesse alla vicenda. Ma del resto questa è la maggioranza che governa Bastia, degna rappresentante di Berlusconi, capace quest’ultimo di trovare i soldi solo per banche e speculatori, non certo di bloccare i licenziamenti, estendere a tutti i lavoratori gli ammortizzatori sociali e di definire una nuova politica industriale per il paese.
Noi pensiamo invece che occorra tenere alta l’attenzione sul caso Susta e da subito ci muoveremo in questo senso, perché convinti che le maestranze siano in possesso di tutte le potenzialità, capacità ed esperienze tali da mantenere sul territorio, pur in un contesto di forte crisi, una vocazione per l'industria manifatturiera tessile. Nell’interesse dell’economia del comprensorio, ma soprattutto del futuro delle lavoratrici e dei lavoratori.
sabato 7 novembre 2009
Reddito sociale: presentata la proposta di legge con l'Assessore Giuliano Granocchia
Amelia Rossi, segretaria del circolo prc di Bastia, e Stefania Catanossi di Socialismo 2000 hanno illustrato la proposta e le motivazioni che ne sono alla base. Non si tratta di beneficienza, ma di assegnare un reddito sociale di massimo 7000 euro all’anno a chi si trova in uno stato di disoccupazione, inoccupazione o di precariato sulla base di alcuni requisiti indicati espressamente nella proposta. Uno strumento che, ha spiegato l’Assessore provinciale Giuliano Granocchia, andrà a vantaggio non solo dei disoccupati ma dell’intera società. L’Assessore ha denunciato gli enormi guasti prodotti dalla riforma del mercato del lavoro, in particolare una precarietà sociale che ha spostato sempre più in basso le condizioni lavorative e che oggi costringe le persone ad accettare qualsiasi tipo di lavoro, a qualsiasi condizione. Il reddito sociale può invece rappresentare uno strumento che sottrae da questo obbligo e che permette a tutti di condurre una vita dignitosa. Destinatari diretti del provvedimento non saranno solo precari e disoccupati, ma tutti coloro che perdono il lavoro sia esso dipendente o autonomo, basti pensare alle condizioni che oggi vivono piccoli artigiani e commercianti. In tutti i Paesi europei, tranne Italia e Grecia, il reddito sociale è legge e rappresenta un mezzo per ridistribuire le risorse economiche verso quella parte del mondo del lavoro più esposta alla crisi economica.
In Umbria 10 mila persone sono senza lavoro e di fronte all’immobilismo del governo e alle sue campagne demagogiche è necessario l’intervento di tutte le forze politiche che si rifiutano di assistere passivamente al dramma della disoccupazione. Questo è l’impegno di Rifondazione Comunista, del Partito dei Comunisti Italiani e di Socialismo 2000 che si sono uniti nella Federazione della sinistra d’alternativa, unico vero progetto di riunificazione dei soggetti che non sono più in parlamento ma che vogliono continuare a lavorare per migliorare le condizioni materiali dei cittadini.
mercoledì 4 novembre 2009
Conferenza stampa su Reddito Sociale - sabato 7 novembre Bastia
Sarà illustrata la proposta di legge regionale sul reddito sociale e le iniziative locali che saranno portate avanti dal circolo di Bastia a sostegno della legge che anche nel nostro territorio, in un momento di grave crisi economica, potrebbe avere importanti ricadute in favore dei disoccupati e dei precariamente occupati.
Interverranno:GIULIANO GRANOCCHIA, Assessore alle politiche del lavoro della Provincia di Perugia
Amelia Rossi, segretaria circolo Prc Bastia
Stefania Catanossi, ricercatrice, Socialismo 2000